Il nuovo Selfiemployment: finanziamenti per Giovani Imprenditori

Il progetto Selfiemployment nasce con lo scopo di aiutare giovani imprenditori.

Per poter usufruire di questo speciale prestito a tasso zero, senza interessi e per il quale non sono richieste particolari condizioni, bisogna essere iscritti a Garanzia Giovani (ne abbiamo parlato in questo articolo) oppure essere disoccupati da più di 12 mesi.

Di cosa si tratta?

Il nuovo Selfiemployment è un finanziamento gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).

Si tratta di un prestito agevolato per nuove imprese, che possono essere finanziate al 100% senza tassi, senza garanzie e con la possibilità di restituire tutto entro 7 anni con rate mensili che partono a 12 mesi di distanza dalla richiesta.

Può trattarsi di microcredito, da 5.000 a 25.000 euro, microcredito esteso, da 25.001 a 35.000 euro o di piccoli prestiti, da 35.001 fino a un tetto massimo di 50.000 euro.

Una volta ottenuto il finanziamento, bisogna costituire la società e definire la sede operativa entro 3 mesi dalla concessione dello stesso.

Inoltre, sarà necessario completare il programma di investimento entro 18 mesi dal contratto di finanziamento.

A chi è rivolto?

Come già anticipato, il nuovo Selfiemployment è rivolto ai NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero persone che hanno compiuto 18 anni iscritte al programma Garanzia Giovani (l’iscrizione deve avvenire entro il 29esimo anno di età), non impegnate in attività lavorative, corsi di studi o di formazione, ma anche disoccupati di lunga durata (che hanno presentato una DID da almeno 12 mesi) e donne inattive che vogliono intraprendere un percorso lavorativo autonomo.

Tipologie di imprese

Le imprese che possono essere costituite con il Selfiemployment sono:

  • imprese individuali o società di persone o società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci, costituite da non più di 12 mesi purché inattive o non ancora costituite (con l’obbligo di costituirle entro 90 giorni dall’ammissione alle agevolazioni);
  • associazioni professionali e società tra professionisti, costituite da non più di 12 mesi purché inattive.

Settori

Possono chiedere il Selfiemployment le imprese di qualsiasi settore.

Può trattarsi di imprese che producono beni (aziende artigianali e manifatturiere), imprese che offrono servizi alla persona o all’ambiente, aziende di commercio al dettaglio o all’ingrosso anche in franchising, imprese che lavorano per il turismo (alberghi, ristoranti, ecc.) o che offrono servizi culturali e ricreativi.

Gli unici settori che non possono fare domanda sono quello della pesca e dell’acquacultura, dell’agricoltura e della produzione primaria (in linea generale tutti i settori esclusi dall’art. 1 del Regolamento UE n° 1407/2013).

Quali spese copre?

Le spese che possono essere finanziate con il Selfiemployment riguardano:

  • Strumenti, attrezzature e macchinari necessari per produrre o per erogare servizi;
  • Hardware e software;
  • Spese di gestione come locazione, utenze, materie prime, materiale di consumo, stipendi;
  • Opere murarie (limite: 10% del totale delle spese in investimento).


Marianna Prandi

Diplomata all’Accademia di Belle Arti, sono freelance nel settore della comunicazione e del marketing.

Da anni lavoro come scrittrice, content writer e social media strategist.

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